Chi è Doyle Bramhall II e perché tutti vogliono lavorare con lui? Dal 2000, lo straordinario chitarrista (mancino che suon la chitarra al rovescio), cantante, compositore e produttore è al fianco di Eric Clapton sia nei concerti che in studio. Oltre a Slowhand, altri grandi della musica hanno voluto il talento distintivo di Bramhall: Roger Waters, T-Bone Burnett, Elton John, Gregg Allman, Allen Toussaint, Sheryl Crow, Billy Preston, Dr. John, Michael McDonald, Erykah Badu, Questlove, Meshell Ndegeocello - come si dice spesso -, la lista potrebbe continuare all'infinito.
Bramhall è cresciuto ad Austin, in Texas, con la musica che scorre nel suo sangue. Suo padre, l'anziano Doyle Bramhall, aveva suonato la batteria in una band con il suo amico d'infanzia, il chitarrista Jimmie Vaughan (il loro gruppo The Chessman, una volta aperto per Jimi Hendrix), e avrebbe continuato a collaborare con altri grandi della Lone Star come il fratello di Jimmie, Stevie Ray, così come Freddie King e Lightnin 'Hopkins. Il giovane Bramhall all'età di 15 anni, stava già facendo i conti con i fratelli Vaughan ("erano come una famiglia per me") mentre suonava.
A 18 anni viene chiamato da Jimmie Vaughan per unirsi ai Fabulous Thunderbirds, e due anni dopo, dopo la tragica morte di Stevie Ray Vaughan, lui e il suo collega, l'asso della chitarra di Austin Charlie Sexton, collaborano con la sezione ritmica dei Double Trouble di SRV, per formare la band Arc Angels.
Dopo lo scioglimento della band, Doyle intraprende la carriera solista e viene chiamato alla corte di Roger Waters durante il tuor “In the Flesh” dove oltre a suonare la chitarra, è anche la voce principale e di accompagnamento. Il rapporto con Waters sarebbe durato, probabilmente, ancora a lungo se non avesse ricevuto la chiamata da Eric Clapton: "Un giorno prendo il telefono e sento questa voce - Hey, sono Eric, e sono un grande fan di ciò che fai -", ricorda Bramhall. "Mi piacerebbe che ti unissi a me perché sto facendo un disco con BB King". Nell’album che ne conseguì “Riding with the King”, Clapton, oltre a valorizzare le sue doti musicali, inserisce anche due brani dello stesso Bramhall. Il disco ottiene il doppio disco di platino e vince un Grammy Award.
Da allora, Bramhall decide di collaborare continuativamente con Eric Clapton e anche come side man di altri grandi artisti, tralasciando un po’ la sua carriere solista, ma nel 2016 pubblica “Rich Man” un album in cui esplora temi e sentimenti profondamente personali, mescolando il blues-rock bianco e caldo, l'anima sudista e alcuni dei suoni mediorientali che aveva assorbito nei suoi viaggi in Marocco e in India.
Nel 2018 esce il suo quinto album “Shades”. Registrato per lo più a Brooklyn e Los Angeles, l'album è un'affascinante miscela di blues grungy, rock raucous garage, psichedelia trascendente e ballate animate, che vedono Bramhall raggiungere nuove vette come chitarrista e cantante mentre risponde ai comandi più urgenti del suo cuore come un arrangiatore e paroliere.
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