SHAOLIN TEMPLE DEFENDERS

 

 

Per una band la cui passione risiede nel Soul degli anni '60, aprire un concerto di Sharon Jones and the Dap Kings è, da un certo punto di vista, come palleggiare con Roger Federer prima della finale a Wimbledon: un'esperienza unica che ti fa guadagnare molti anni di vita.

Nel 2003 gli Shaolin Temple Defenders iniziarono il loro percorso nel cuore della musica soul funk della scena di Brooklyn, analizzandone minuziosamente la struttura, e approfondendo ogni minimo dettaglio per arrivare al suono giusto, ritrovando questo prezioso lavoro in ogni loro produzione a venire.

Con una top quality demo, i Difensori del Tempio di Shaolin, forti del lavoro fatto cominciarono a suonare ovunque, definendo, migliorando e affinando il loro suono, specialmente dal vivo, chiave di volta essenziale della loro carriera di musicisti. E fu così che nacque il primo album nel 2006 "Chapter I: Enter the Temple" che li fece conoscere in tutta la loro contagiosa vitalità.

Ma questo fu solo l'inizio, visto che di lì a poco avrebbero incontrato una leggenda del Rythm & Blues, la fedele corista di James Brown Martha High. Con la Soul Diva iniziarono una collaborazione fondamentale per il proseguimento delle rispettive carriere, visto che produssero per lei uno spettacolo sotto la direzione artistica del Brother Lion, voce e front man della band, che li portò in tour per tutta la Francia aprendo, tra gli altri, il concerto a Sly and the Family Stone all'Olympia di Parigi, che culminò nell'album live "Woman" nel 2008...queste e molte altre incredibili esperienze hanno collezionato per anni i nostri eroi, perfezionando in modo maniacale il loro personalissimo sound.

Nel 2009 fu la volta del loro secondo album "Chapter Two:
 Gettin' The Spirit" con Eddie Roberts dei New Mastersounds come produttore, in cui rimasero fedeli al classic soul, anche se non per molto come testimonia il terzo album "Take it Slow" nel 2010. In questo terzo lavoro le porte del Tempio si aprirono a diverse contaminazioni come hip hop, rock, suoni latini e strumenti a corda, creando sonorità molto più sofisticate, e per un verso distanti da quelle strettamente soul anni '60 a cui avevano a suo tempo giurato fedeltà eterna. La loro passione per il Soul è fuori discussione, ma con questo terzo album aprono definitivamente la strada verso nuovi orizzonti, che ritroveremo nei lavori successivi come "From the Inside" (2013) ed il primo EP digitale "Keep this Funk on a Roll" (2014), e ancora nel tour dal vivo "Shaolin Play the Beatles in a Funky Style", durante il quale rivisitarono in chiave funk il repertorio della band di Liverpool.

 

FREE YOUR SOUL

Fedeli allo spirito politico-militante in difesa del Soul, i nostri Shaolin Temple Defenders continuano a tenere alta la bandiera della protesta con il loro nuovo album inno alla liberta' "Free Your Soul" (2017).

Che sia di natura virtuale, politica, economica o religiosa, l'alienazione della razza umana è il tema portante di questo quinto album, che è stato prodotto interamente in studio senza nessun collaudo dal vivo, ma registrato nel modo tradizionale: tutti insieme!

In un mondo individualista, dove si percorre solo ed unicamente i propri bisogni personali come filosofia di vita, i nostri eroi Shaolin Temple Defenders si oppongono con la forza del ritmo e la potenza dei fiati, rispondendo agli egoismi con una concezione confederativa della musica soul, combinandola con rock e hip hop, generi in cui i campionamenti soul sono stati sempre presenti.

Il Mastro delle chitarre, Pierre Petit aka The Preacher è il produttore artistico di questo nuovo album, che dai suoni gospel evocati dall'organo, si ispira al Godfather del Soul e ci riporta ai suoni della Motown, miscelando tutto in un unico irresistibile groove, senza mai perdere di vista la strada maestra e quel tipico suono soul che è stato protetto e difeso per più di 15 anni in un Tempio da qualche parte a Bordeaux.

Free Your Mind And Your Ass Will Follow? ....Free Your Soul, e  dovrebbe succedere la stessa cosa...